Anna the nice ti mette allegria già dai capelli. Quei ricci dorati e svolazzanti, che incorniciano un sorriso che parla di passione per il food e creatività. Lei si chiama Anna Gentile, in verità, ma sul web la conosciamo come the nice che un po’ richiama il suo cognome, ma che soprattutto ben rappresenta la sua attività on line. Ah, si, perché Anna è una foodblogger. Una amata foodblogger pugliese, di quelle poche e originali, che nel gran scalpitare di blog su questo tema è riuscita ad imporsi all’attenzione di lettori ed aziende per le sue capacità, ma soprattutto per la passione.
Ciao Anna, cosa hai mangiato oggi?
Minestra di farro con polpo affogato e fagioli borlotti.
Mentre mangiavi, pensavi anche al tuo blog?
Io penso sempre al mio blog, non solo quando mangio, ma anche prima di cucinare, mentre cucino, prima di mangiare, quando dico fermi tutti, non mangiate, che devo fare le foto, mentre mangio e dopo, pensando al post. Insomma, un incubo bellissimo.
Lo so, sono domande strane per iniziare, ma è banale domandare “perché sei diventata foodblogger” piuttosto mi piacerebbe sapere che sensazioni provi quando mangi o cucini qualcosa che ti piace molto…
Io sono diventata foodblogger per caso, volevo uno spazio mio sul web dove condividere le cose che mi piacciono, e dato che le cose che mi piacciono sono cucinare, scrivere e fotografare, ho messo insieme le tre cose et voilà il blog è fatto. Quando mangio il cibo mi da piacere, mi fa venire il buonumore, mi consola, mi emoziona… Quando cucino lo faccio volentieri per gli altri e cerco di far provare loro le stesse mie emozioni.
Perché la gente legge il tuo blog? Te lo sei mai domandata?
Si, me lo sono domandata e la risposta la trovo ogni giorno nelle mail e nei commenti che ricevo. Nel mio blog io scrivo del mio quotidiano, delle riflessioni che faccio anche su piccole cose, di emozioni, belle e brutte, …. tutte cose che chi passa a leggere, sente anche sue, si stupisce di ritrovarsi nelle stesse parole, nelle stesse gioie e negli stessi timori.
Foodblogger è uno status interiore o si diventa anche per moda?
Per diventare foodblogger devi amare davvero cucinare e mangiare, anzi assaporare il cibo. Devi anche voler condividere e saperlo comunicare. Da qualche tempo, da quando ovunque si parla di cibo, è diventata anche una moda.
Ci parli della tua giornata?
Sveglia alle 6,30. leggo il mio libro del momento per … mettere in moto le rotelle, preparo il caffé e nel frattempo rispondo alle mail e un passaggio veloce su FB. Quindi inizia la corsa. Casa, commissioni fuori, rientro veloce, preparo ricetta per pranzo… fotografo quello che preparo/mangio. Pomeriggio preparo le ricette con foto che mi commissionano alcune aziende. Sera, cena senza foto, perché non mi piace fotografare senza la luce naturale. Dopo cena scrivo. Tanto. A volte fino a notte fonda. Alcuni capitoli del mio libro. Il post per il blog. Appunti personali. Guardo pochissima tv, soprattutto film, pochi notiziari che mi deprimono e mi distruggono l’ottimismo.
Che rapporto hai con i giornalisti della tradizionale carta stampata?
Mi piacerebbe averne di più.
Ti provoco: le aziende preferiscono i foodbloggers perché “costano meno” o perché ci credono davvero?
Perché costano meno e perché adesso sono molto seguiti.
Cosa succederà al mondo del food tra qualche anno, secondo te?
Il mondo del food sarà sempre seguito. Invece saranno meno seguiti i blog che palesemente scrivono solo per fare pubblicità ai prodotti senza metterci l’anima.
Dai, adesso puoi dircelo: da quanto tempo hai il tuo blog e qual è la tua storia?
Il mio primo post l’ho scritto cinque anni fa. All’improvviso mi sono ritrovata con tanto tempo libero (= senza lavoro) e dovevo decidere tra lucidare di continuo pavimenti, stirare e deprimermi, o utilizzarlo per fare le cose che mi piacciono e mi rendono felice. Ho investito nella seconda opportunità. E ne sono contenta, perché in questi cinque anni grazie al blog ho incontrato gente splendida e ho condiviso delle belle esperienze. E sono arrivate anche delle occasioni di collaborazioni interessanti.
In Puglia di foodblogger pugliesi noti ce ne sono pochi… secondo te perché?
In Puglia di foodblogger noti ce ne sono pochissimi. La notorietà si raggiunge secondo me quando si presenta una ricetta ben scritta ma soprattutto ben fotografata. Inoltre bisogna interagire con i propri lettori. Rispondendo quanto più possibile ai commenti. Visitando i blog altrui, ricambiando le visite e commentando in maniera non banale. Invece alcuni blogger preferiscono pubblicare la ricetta del giorno, non badando molto alla presentazione.
Ci segnali tre post che dobbiamo assolutamente leggere dal tuo blog?
Dicono che si passeggia volentieri nel mio blog, fermandosi ogni tanto a leggere…
Vado a caso va….
http://www.annathenice.com/2012/05/risotto-carciofi-piselli-e-asparagi-al.html
http://www.annathenice.com/2011/10/cibo-e-amore.html
http://www.annathenice.com/2010/01/caponata-poesia-di-sapori.html
ma davvero a caso, eh!?
E tre foodblog da segnare nei preferiti?
Solo tre? ma ce ne sono tanti….
http://iocomesono-pippi.blogspot.it/
http://www.lacucinadiqb.com/
http://www.profumincucina.com/
non me ne vogliano le altre meravigliose foodblogger, ma mi hanno detto tre….
Infine, ci dai qualche anticipazione sulle tue prossime attività…?
Già in corso la stesura di un libro utile che sto scrivendo per i ragazzi che studiano fuori… E, aspettando proposte interessanti da parte di qualche editore, organizzo corsi di cucina pugliese per stranieri e corsi di cucina per bambini. Inoltre amo organizzare corsi per recuperare antiche tradizioni, quali la raccolta di erbe spontanee, o di intreccio di Palme in occasioni della Pasqua.
Allora in bocca al lupo… e che dire, sarà fortunato il lupo se assaggia i tuoi piatti!
Per seguire Anna on line: www.annathenice.com – su twitter e Facebook come annathenice
a cura di Manila Benedetto