Melanzana, merlingiana, mulignana. Bianca, biancopanna a striature azzurrine, violaceea, nera, violastra, lunga, tondeggiante, a palla, piccola, media, grande. Amara, amarognola o dolce. Ripiena, sfritta, a crema, sott’olio, sott’aceto. Quante tipologie di melanzana offre il mercato ortofrutticolo e quanti modi di cucinarla!
Ma quella che sembra più un frutto che una solanacea, quella rossa a pallina, rotondeggiante di colore arancio con striature verticali e sfumature verdognole e rossastre somigliante ad una mela, di colore arancio intenso, oppure ad un pomodoro che potrebbe essere scambiato quasi per un caco, che incuriosisce appena la vedi quella e’ la melanzana del Pollino.
Questa melanzana rossa è’ coltivata nelle valli a ridosso del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Potenza e precisamente nella valle del Mercure comune di Rotonda. E’ inserita nell’Atlante dei sapori dei Parchi nazionali e si fregia del marchio “Pollino”. Presidio Slow Food prima, Dop in seguito. Si fregia di tutta le caratteristiche di qualità che il mondo agricolo sa offrire.
Mondo agricolo rappresentato nelle sue passioni dall’azienda Rossato Sira che produce melanzane e ortaggi tipici del Pollino in c/da Castenitello in Rotonda E dove nel suo agriturismo Calivino offre prodotti di alta qualità e km 0. Attraverso queste professionalità e’ facile raccontare della propria terra e della melanzana rossa del Pollino. Ha un profumo particolare, la polpa, discretamente carnosa, il profumo è intenso, fruttato non annerisce nemmeno dopo parecchie ore dal taglio, non si ossida come succede alle altre melanzane. La forma è tondeggiante e di piccole dimensioni, può pesare 70/80 gr. Rispetto ai sapori della melanzana comune, ha un gusto più piccante, deciso, intenso, dal profumo amarognolo finale . Chi la coltiva la chiama «melingiana a pummadora».
Le piantine sono poste a dimora in maggio e il primo raccolto avviene nel mese di agosto per continuare fino ai primi freddi. Raccolte le piccole melanzane sono “ nzertate” cioè legate a grappoli, a serte, e messe ad asciugare sotto delle tettoie. Il suo ecotipo (Solarium Aethiopicum) è di provenienza etiopica e si racconta sia stata portata a Rotonda da alcuni soldati di ritorno dalla guerra d’Eritrea alla fine dell’Ottocento e non ha nulla da spartire con la comune melanzana (Solanum Melongena) giunta in Europa forse dall’India e provvista di bacche di un bel viola intenso. Che poi la melanzana rossa di Rotonda sia davvero arrivata dal continente Africano è un dato di fatto anche perché suffragato da indagini di studi condotti da istituti qualificati, come l’Alsia Agenzia di Sviluppo Agricolo della Regione Basilicata, tesi rafforzata anche da G. Laghetti che nel 1995 ha condotto una ricerca basata sulle testimonianze orali dei novantenni locali.
MELANZANA ROSSA RIPIENA
Ingredienti e dosi per 4 persone: Melanzana Rossa 4, Uova 2, Mollica di pane 300 g, Salsiccia 200 g, Parmigiano 100 g, Aglio q.b., Prezzemolo q.b., Sale q.b., Pepe q.b., Olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione: dopo aver lavato ed asciugato le melanzane privatele del picciolo e della polpa con un coltellino da cucina, subito dopo sbollentatele ed asciugatele. Nel frattempo preparate il ripieno mescolando in una terrina mollica, salsiccia ed uova. Amalgamate il composto con le spezie ed il condimento e farcite le melanzane. Fatele cuocere al forno adagiate in una pirofila con olio extravergine di oliva per 30 minuti a 180 gradi.
(ricetta tratta da il bianco e la rossa Le signore del Pollino svelano le loro ricette e segrete biancoerossadop.it | ALSIA c/da Piano Incoronata Rotonda (PZ) – tel. 0835 244575 email: azienda.pollino@alsia.it)