Ingredienti della pinsa romana: svelati i segreti dell’impasto perfetto

Qualcuno rimane affascinato all’idea che la pinsa romana possa essere di derivazione antica: c’è anche chi in effetti sul web ha scritto che ci troviamo di fronte a una specialità dell’epoca scorsa, simile a quella focaccia che gli Antichi Romani portavano sulla propria tavola. Ma è davvero così? In realtà no. Parliamo comunque di una specialità che è stata pensata a 360°: di un prodotto che in pochi anni ha avuto una diffusione capillare, non solo nella sua città di origine, che è Roma, ma anche in tutto il mondo.

Il motivo è semplice: la pinsa è buona. E, no, non è né una pizza né una focaccia. Sveliamo tutti i segreti e gli ingredienti della pinsa romana.

Quali sono gli ingredienti della pinsa romana?

La ricetta della pinsa romana è molto particolare, in effetti: sebbene l’aspetto rievochi quello di un prodotto a metà tra una pizza e una focaccia, è una specialità che si caratterizza per leggerezza, croccantezza e digeribilità. Tutto questo è dovuto al suo impasto, un mix di farine in cui non viene usata solo quella di frumento, bensì anche quella di soia e di riso.

Come anticipato, la pinsa non è un’invenzione antica, ma, al contrario, piuttosto recente: è oggi uno dei prodotti più apprezzati al momento. Merito di una grande e lunga sperimentazione che ha dato i suoi frutti.

I segreti di un impasto unico

Iniziamo dai segreti dell’impasto: come abbiamo visto, vengono usate tre farine, e ciascuna presenta delle caratteristiche ben precise e dona al risultato finale un gusto unico, oltre a un’alta digeribilità, che permette alla pinsa di essere presente persino nelle diete e nei piani di alimentazione degli sportivi.

La farina di frumento è la principale: il suo merito è quello di trattenere l’acqua e di contribuire alla classica struttura alveolata che determina la leggerezza. All’interno, infatti, la pinsa è soffice come una nuvola.

C’è poi la farina di soia, che invece si distingue per un valore proteico piuttosto alto, così come un buon livello di fibre: il suo punto di forza è che è priva di glutine. Vale lo stesso per la farina di riso, che non presenta glutine: va però a questo ingrediente il merito di rendere la pinza soffice dentro ma croccante all’esterno, dall’aspetto alquanto invitante.

Un altro segreto? L’idratazione

E se da una parte sono gli ingredienti della pinsa a renderla tanto speciale, non dobbiamo dimenticare che anche il processo fa la differenza. In particolare l’acqua che riesce a favorire una formazione ottimale della maglia glutinica. Questo prodotto ad alta idratazione risulta morbido, elastico e facile da lavorare. Naturalmente la pinsa risulta tanto digeribile anche per il tempo di lievitazione, che è molto lungo: la fermentazione lenta porta a un risultato davvero gradito a tutti.

La farcitura della pinsa romana: idee per ogni gusto

Ormai la sua bontà è tale da essere considerata una rivale della pizza, e dobbiamo dire che in effetti abbiamo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la farcitura. Al pari della specialità napoletana, quella romana si può portare a tavola con versioni salate e dolci, perfetta per un pranzo o una cena, o persino per sperimentare durante l’ora dell’aperitivo con idee gourmet.

Nella scelta degli ingredienti per la farcitura della pinza non dobbiamo mai dimenticare una regola, che seguiamo praticamente tutti in cucina: il risultato finale deve essere equilibrato. Sì, è vero che possiamo farcirla come preferiamo, ma è meglio optare per ingredienti di prima scelta, di qualità, in modo tale che ogni morso risvegli i nostri sensi.

Quella classica è con pomodoro, mozzarella, basilico e olio buono: possiamo arricchirla con olive, acciughe, capperi, quindi alla mediterranea, o magari puntare alle tante specialità gourmet proposte dai pinsaioli esperti.

Dal pesce ai salumi, un tripudio di gusto

La buona notizia è che comunque possiamo sbizzarrirci con idee golose: per esempio, è ottima la pinsa bianca, da fare con salsiccia, funghi e mozzarella, o magari provando l’accoppiata mortadella e pistacchio di Bronte, o ancora il mix salmone affumicato stracciatella e rucola.

L’altra buona notizia è che questo prodotto mette d’accordo tutti a tavola, anche i vegani e i vegetariani, perché può essere condita con delle alternative vegetali e gustata in ogni momento della giornata.

gnammm

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