Non è che uno ci capita proprio per caso, ma se dovete andare dalla Puglia in Calabria seguendo la Ionica, è di strada, si fa per dire, perché una volta che l’avrete lasciata, l’asfalto si inerpicherà su una ripida collina sino a giungere al Castello che guarda Montegiordano. La Tenuta con al centro la cantina è poco più su, quasi in cima, dalla sua terrazza, immersa nelle vigne, un panorama che abbraccia il Golfo di Taranto ed il Pollino in un insieme di colori che entusiasmano. E’ qui che i fratelli Soliano, Francesca e Giovanbattista, riprendendo la grande tradizione familiare che risale al 1898, dirigono con accorta imprenditorialità i loro 60 ettari di cui 11 vitati. Entrando nell’enorme salone adibito all’accoglienza ed alle degustazioni, si percepiscono immediatamente la passione e la determinazione che animano Giovanbattista, che dell’azienda è ‘ l’anima, colui che segue e controlla tutto, dalla coltivazione, oltre al vino la tenuta produce sui restanti terreni anche olio, grano legumi ed ortaggi, sino alla commercializzazione. Giovanbattista però non è solo un ingegnere con la passione dell’agricoltura, ma è anche profondo conoscitore della propria terra e dei suoi prodotti: pane, salumi, latticini e formaggi artigianali di grande qualità accompagnano sempre la degustazione dei suoi vini. Proprio dei suoi vini vogliamo parlarvi in particolare del Soprano dello Ionio. Ottenuto da Greco Bianco è un bell’esempio delle potenzialità ancora sommerse che questa terra può offrire. Se molto comincia a scriversi, ma ancora non quanto questa terra meriti, di vini rossi, più lacunosa è in questo senso è la presentazione di vini bianchi. Lascio alla curiosità i Traminer che ho trovato qua e là, così come gli Chardonnay ed i Sauvignon, perché credo che il futuro enologico di questa terra si giocherà soprattutto sugli autoctoni e tra questi il Greco Bianco è strategico per la sua diffusione e per la sua versatilità.
Il Soprano 2011 sorprende per le sue note così piacevolmente floreali che aleggiano prima di cedere a quelle fruttate di albicocca, pesca e nespola. Profumi gentili eleganti non particolarmente intensi ma molto fini. Buon volume al palato, giusta acidità a mitigare una dolcezza, che avrei preferito meno accentuata. Un bel bere non c’è che dire, soprattutto molto piacevole a dimostrazione di quanto questo territorio, abbia tanto da dare in qualità anche di vini bianchi.
Soprano dello Jonio 2011
Calabria IGT
Az. Tenuta del Castello
Varietà: Greco Bianco
Giudizio: buono
a cura di Pasquale Porcelli